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Breve collezione di pagine strappate, pezzi di testi mai completati, collezioni parzialmente curate di parole. Reading for reading’s Sake.

In questa pagina:

CASA Parte 1

Mi sono perso, di nuovo.

Emma dice che uno spirito forte può superare i limiti e le necessità di rifugiarsi in un luogo fisico – Trascendere il bisogno delle quattro mura e rendere se stesso “casa”.

C’è chi ha uno spirito forte, ma fragile.

Emma quando mi saluta mi dice bentornato a casa.

La casa non è la mia.

Chissene fotte.

L’importante è che sia casa.

MEMENTO – solo

Non sono io.

Non sono nemmeno i miei ricordi.

Eppure sento sulla pelle la nostalgia di un luogo che non mi appartiene,

Sento la mancanza di persone che non ho mai conosciuto, momenti che non ho mai vissuto e attimi che sono passati, senza di me, ma che vivono in me sotto forma di immagini. – Piccole istanze fotografiche figlie dell’abbagliante carezza di una luce che non ha mai colpito i miei occhi.

I miei ricordi sono altri.

Mi ricordo che sono stati battezzati dalla stessa luce.

POLVERE

Qualcuno è passato di qui,

Non ha toccato nulla, ma sento il suo odore nelle pareti,

Il pavimento è stato calpestato da piedi nuovi,

Sconosciuti?

Non conosco queste persone,

Conosco il loro sguardo,

Conosco l’odore che hanno sentito,

Conosco la polvere che hanno respirato,

Conosco la sensazione, sotto i polpastrelli, delle pareti ruvide che hanno toccato.

Non so chi erano, chi sono e chi diventeranno,

Ma un pochino li conosco.

PARETI

– Questa crepa prima non c’era.

– C’è sempre stata.

– Forse prima non si notava altrettanto.

– Sono quasi certo di non averla mai vista

– Quasi, Perché non guardi bene.

– non guardo le crepe, se proprio.

– Allora cos’è che guardi?

– Il resto.

– E se il resto non fosse altro che la conseguenza delle crepe?

– Cosa intendi dire?

– Le crepe sono dimostrazione della dualità delle pareti. I punti rigidi sono quelli crepati, quelli più flessibili sembrano invece i più solidi, i meno rovinati.

– Se non ci fosse stato il terremoto, anche le pareti più rigide sarebbero rimaste intatte.

– Ma il terremoto c’è stato. E potrebbero essercene altri. Non si può evitare il terremoto, tanto vale tenerlo in considerazione e costruire pareti più flessibili.

– Va bene. Ma rimango dell’idea che quella crepa prima non c’era.

MEMENTO – duetto

Mi ricordo che diceva che tutto è bellissimo, ma che non tutti sono in grado di riconoscerlo. Diceva che non vedere il bello in qualcosa, anche se riconosciuto universalmente come “brutto” o “spiacevole”, era sintomo di uno scialbo disinteresse. Una scelta arbitraria e cieca, ai danni della straordinaria capacità del mondo di incantare, ammaliare, fare appassionare chiunque si fosse sforzato al punto di provarci.

Mi ricordo di quanto era brava ad incantare, ammaliare e fare appassionare chiunque la ascoltasse.

Però mi ricordo anche che la sua, di bellezza, non è mai riuscita a vederla./

CASA Parte 2

Casa non è cosa ma chi.

Chi sogna per te quando non riesci a dormire?

Chi ama quando non provi emozioni?

Chi è che non manca di essere te quando tu manchi?

In chi trovi gli abbracci quando non ti ami?

In chi cerchi conforto quando le tue stesse spine trafiggono la tua pelle nuda?

Sai essere la tua casa?

I tuoi muri portanti sopravvivranno alla terra che scivola?

Rendi sicure per te le tue pareti,

Rendi salde le tue fondamenta, solo cosi sarai tranquillo ad accogliervi chi ami.